venerdì 1 febbraio 2019

Femminicidio: perché tutto ciò? Cosa bisogna fare per evitarlo

'Donna come l’acqua di mare, chi si bagna vuole anche il sole, chi la vuole
per una notte c’è, chi invece la prende a botte'
, Mia Martini


di Mario Orlando

Jakub SchikanederOmicidio in casa (1890)
(Foto da wikipedia.org)
Per secoli le violenze di genere sono state giustificate e nascoste. Nel Medioevo, una donna non poteva litigare con il marito che subito veniva condannata o accusata di stregoneria solo perché osava dire ciò che pensava; senza dimenticare, poi, i soprusi e le sopraffazioni subite da migliaia di mogli e figlie, condannate al silenzio per mantenere il buon nome della famiglia.
Perché tutto ciò? Potremmo dare diverse spiegazione. La prima è il fatto che per millenni l’uomo è stato sempre considerato superiore alla donna. In secondo luogo, essendo fisicamente più debole rispetto al compagno, è facile incuterle timore ed 'assoggettarla' alla sua volontà ed ai suoi desideri. Sembra assurdo che nel mondo ci siano donne sottomesse dai propri compagni, ogni giorno esse subiscono violenze non solo fisiche, ma anche verbali, che, spesso, sono peggiori di uno schiaffo. Eppure ci sono e sono loro stesse a non denunciare, a sperare che un giorno la situazione possa cambiare in meglio e che l’uomo si penta e la smetta di rendere la loro vita un inferno. Nella maggior parte dei casi questo non succede e la speranza di un miglioramento si trasforma nell’attesa della morte.
Cosa bisogna fare per evitare tutto ciò? Innanzitutto, è necessario che le donne si rendano conto che chi alza le mani, chi insulta, chi offende, non ama, anche se dopo si dimostra pentito, pronuncia parole dolci e, magari, si presenta con un mazzo di fiori o un regalo. Bisogna avere il coraggio di parlare, di farsi aiutare e denunciare.
La vita è troppo preziosa e breve per trascorrerla accanto a qualcuno che non apprezza e che lede la dignità e la personalità della propria compagna o sposa.

Nessun commento:

Posta un commento