di Vincenzo Sausa
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dalla Redazione |
Tutto inizia, di solito, quando alcuni ragazzi
particolarmente aggressivi prendono di mira i loro coetanei più deboli. Gli atti di violenza provocano ferite profondissime, difficili da rimarginare in
chi le subisce.
La
rete oggi ha complicato tale fenomeno consentendo la nascita del cosiddetto cyberbullismo. Quest'ultimo si verifica quando l’attacco verso il coetaneo avviene utilizzando i
social, come Facebook e Instagram.
E’
un problema molto pericoloso perché i bulli, camuffando la loro
identità, possono arrecare un forte danno all’oppresso. Questi ragazzi, che si nascondono dietro il PC, sono spesso vittime di famiglie assenti, sono prigionieri
della propria ignoranza e cercano di sfogarsi contro i più deboli.
L'unico metodo per difendersi è denunciare tutto alle persone che possono tutelarci:
genitori, professori ed autorità di pubblica sicurezza.
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