‘Solo un piccolo uomo usa la violenza sulle donne per sentirsi
grande’, anonimo
di Aurora Taranto
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dalla Redazione |
Nel
1999 le Nazioni Unite hanno istituito il 25 novembre come la giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Il femminicidio è un atto compiuto dall’uomo sulla
donna solo ‘perché è donna’. Da un recente sondaggio è emerso che in tutta l’Unione Europea il 53% delle donne evita
determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita. Il fatto più
sconcertante è che nella maggior parte dei casi a commettere le violenze sono i
partner o gli ex compagni.
Oggi la domanda che dobbiamo porci è: perché? Immediatamente, quando arrivano queste notizie,
cerchiamo di dare una spiegazione all’accaduto, cerchiamo di convincerci che
l’uomo in quell’istante è colmo
d’ira o che ha paura di perdere la sua compagna,
ma non è così. Non esistono spiegazioni logiche. Non esiste la risposta sul
perché questo 'ominicchio' uccide la donna amata e madre dei propri figli. Non esiste. Molte
donne non riescono a denunciare,
sperano che la situazione un giorno possa cambiare in meglio. Nessuna di esse
pensa che il proprio partner possa farle del male, ma non è così, se è già
capitato una volta capiterà ancora, fino a concludersi, in alcuni casi, con la
morte.
L’articolo
2 della Costituzione Italiana afferma: ‘La
Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo,
sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità,
e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale’. Per
questo le donne vanno tutelate e rispettate, si devono sentire protette dalla
legge. Esistono, infatti, molte associazioni contro il femminicidio e centri di
accoglienza per le donne maltrattate.
Bisogna
avere il coraggio di parlare, di farsi aiutare e denunciare: la vita è troppo
preziosa per trascorrerla accanto a qualcuno che non apprezza e che ferisce la
dignità umana, sopprimendola.
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